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Viaggiare in Sardegna con tre bambini: avventura nel Golfo dell’Asinara

Ho viaggiato in diversi Paesi nel mondo, ma da quando mi sono trasferita in Olanda è cresciuta sempre più in me la voglia di scoprire le bellezze del nostro Paese.Per questo motivo ho scelto di visitare la Sardegna, un luogo ancora completamente inesplorato per me. Molti miei amici provengono proprio da questa splendida isola, e il loro entusiasmo mi ha fatto sentire un richiamo irresistibile.Inoltre, viaggiando da sola con tre bambini (di cui la più piccola aveva appena un anno e mezzo) e dovendo continuare a lavorare su alcuni progetti online, avevo bisogno di una meta relativamente “facile”.

Finalmente, dopo tanti anni, siamo partiti alla scoperta della costa del Golfo dell’Asinara, a pochi chilometri da Porto Torres, un luogo che nei miei ricordi è sempre stato legato a mio padre, che si recava lì spesso in nave per lavoro.

Come arrivare a Porto Torres

Noi viaggiavamo dall’Olanda, e la scelta più comoda è stata un volo Ryanair diretto all’aeroporto di Fertilia, ad Alghero. Porto Torres dista circa 40 minuti in auto e, non essendo i collegamenti pubblici particolarmente comodi ed efficienti, la scelta più logica per me è stata quella di noleggiare un’auto. Dopo qualche ricerca online, ho trovato l’autonoleggio Felirent, appena fuori dal parcheggio dell’aeroporto, che faceva al caso nostro.

Altri modi per arrivare a Porto Torres:

  • Dall’aeroporto di Olbia: circa 120 km in auto.

  • In traghetto: collegamenti da Civitavecchia e Genova per Porto Torres.

Dal punto di vista logistico e del bagaglio, viaggiare da sola con tre bambini non è stato facile: non solo dovevo portare tutto l’occorrente per affrontare due settimane in campeggio (anche se in bungalow), ma dopo avremmo volato ad Ancona per trascorrere altre tre settimane nelle Marche.Di solito preferisco viaggiare solo con il bagaglio a mano per praticità, ma questa volta ho scelto di imbarcare una borsa in stiva per alleggerire un po’ il carico a bordo.

Tutto ciò che ci serviva per il campeggio, come bagnoschiuma, sapone per i piatti, repellenti e ovviamente il cibo, lo abbiamo acquistato in loco al supermercato.



Campeggio in famiglia con bimbi piccoli

Per aggiungere un po’ di avventura a questa esperienza – il mio primo viaggio da sola con tutti e tre i bambini – abbiamo deciso di optare per il campeggio. A dire il vero, avrei voluto soggiornare in tenda o provare un caravan a noleggio, ma per andare sul sicuro, considerando anche la più piccola di appena un anno e mezzo, abbiamo scelto di affittare un bungalow.

Il Camping Golfo dell’Asinara, dove abbiamo soggiornato, si è rivelato una scelta meravigliosa: situato proprio sul Golfo dell’Asinara, lungo la lunga spiaggia sabbiosa di Platamona, è spazioso e accogliente. Il nostro bungalow si trovava in collina, a circa 70 metri dalla spiaggia, immerso in una natura rigogliosa.I bungalow sono dotati di letti (un matrimoniale e un letto a castello per noi), bagno e cucinino esterno con veranda: una soluzione perfetta per le famiglie.

Non andavo in campeggio da una vita, e non essendo una persona super organizzata ma più “all’ avventura”, non eravamo preparati su molti aspetti: di notte faceva davvero caldo – essendo luglio pieno – e, per esempio, una zanzariera sulla porta ci avrebbe fatto comodo. Ma, dettagli a parte, la libertà che il campeggio ci offriva era impagabile.

Le nostre giornate iniziavano con la colazione in veranda, al suono della natura che si risvegliava e con il mare sconfinato davanti a noi. Durante il giorno esploravamo qualche caletta nei dintorni o restavamo semplicemente in campeggio, rilassandoci in spiaggia o giocando in piscina nel pomeriggio, quando il maestrale iniziava a soffiare e alzava le onde.

Il campeggio dispone anche di un ristorante-pizzeria, perfetto per pranzi e cene, e ogni sera l’animazione propone spettacoli per i più piccoli, seguiti da intrattenimento per gli adulti.

Per chi non amasse il campeggio, sempre in zona Platamona è possibile affittare un appartamento su Airbnb a pochi passi dalla spiaggia.




Spiagge e calette vicino a Porto Torres

Anche se il campeggio era la soluzione più comoda con una bambina molto piccola, non potevo andare in Sardegna senza esplorare almeno alcune spiagge nei dintorni.

Ecco quelle che consiglio, basandomi sulla nostra esperienza personale:

  • Spiaggia di Balai (Porto Torres): una piccola baia di sabbia bianca con acqua trasparente e fondali bassi, perfetta per famiglie con bambini. La spiaggia è incorniciata da scogliere calcaree e da un prato dove rilassarsi all’ombra. Un luogo tranquillo, poco affollato la mattina o nel primo pomeriggio, con facile accesso e parcheggio.

  • Spiaggia di Ezzi Mannu (Stintino): alternativa meno affollata rispetto alla famosa La Pelosa. Sabbia chiara mista a piccoli granelli, mare cristallino e ampi spazi rendono questa spiaggia ideale per chi viaggia con bambini e vuole evitare la calca. Perfetta anche per snorkeling e windsurf.

  • Spiaggia del Lazzaretto (Alghero): una delle più belle della Riviera del Corallo, caratterizzata da sabbia bianca finissima, acque trasparenti e una serie di calette lungo la costa. Adatta alle famiglie per i servizi presenti e i fondali bassi.

Abbiamo trascorso la maggior parte del tempo sulla spiaggia davanti al campeggio o in zona Platamona, anche perché avevamo amici che alloggiavano lì. Essendo da sola con tre bambini, ho preferito gite brevi di mezza giornata per non stancarli troppo (gestire bambini stanchi può diventare complicato!).



Alghero: una città da scoprire

L’ultimo giorno, prima di riconsegnare l’auto e prendere l’aereo per Bologna, lo abbiamo trascorso ad Alghero. Dopo una mattinata in spiaggia al Lazzaretto, nel pomeriggio e in serata abbiamo esplorato la città.

Alghero è davvero affascinante, con il suo centro storico circondato dalle mura aragonesi, i negozi di artigianato tipico e le delizie culinarie. Per noi è stata la perfetta ultima tappa di questa bellissima esperienza in Sardegna.

Conclusioni sul mio viaggio in Sardegna con bambini

Lo rifarei altre mille volte. Non è facile, e non è per tutti. Viaggiando da sola con tre bambini, devi avere nervi saldi e soluzioni sempre pronte. Ok a qualche stravizio e capriccio: se insistono per un gelato in più, lo concedo per la mia sanità mentale!

L’organizzazione è fondamentale: snack a portata di mano, borracce da riempire, cambi per la più piccola sempre dietro. Per la spiaggia portiamo solo il minimo indispensabile, ma un ombrellone portatile è essenziale.

Avere una cucina ci ha permesso di preparare pasti veloci e risparmiare. Viaggiando con bambini, spesso preferisco un appartamento al ristorante tutti i giorni.

Sardegna con bambini? Sì, assolutamente. 💙

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